con Ludwig Monti (biblista), Alessandra Morelli (già funzionaria dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati UNHCR)
modera Paolo Lambruschi
Abitiamo in un’epoca di smarrimento, di automatismo vuoto di gratuità, sconnessa e individualista. Gli esseri umani sembrano definiti attraverso le varie etichette, della povertà, dell’immigrante, del rifugiato, della “razza a cui appartiene” … Noi non vediamo le persone, ma leggiamo solo le loro etichette. Il verbo vedere, nel vangelo è sempre legato al sentire, all’ascoltare, all’abbracciare, all’accoglienza… Gesù vedeva le persone uno ad uno aprendo un varco di speranza di dignità si possibilità. Nella Bibbia già con Caino, Dio ci mette davanti alla responsabilità del “mio fratello “(Genesi Cap ,4 ) Caino non fu capace di cura, di custodia nei confronti di suo fratello Abele. Nella Bibbia troviamo altre volte la parola shomer/custode/ sentinella. È la parola usata dai profeti per definire la propria vocazione. Il profeta è il custode, è colui che si prende cura della città, dell’altro. Dove non c’è cura, ospitalità e costruzione di speranza regna lo smarrimento e la paura, che generano indifferenza separazione e violenza.
In caso di pioggia: Cinema Duomo, Vicolo Duomo, 6 Rovigo
In collaborazione con: Comunitas & Family di Rizzato Annalisa
Si ringrazia: Suriani Enrico