con dom Giorgio Bonaccorso (monaco), Michele Visentin (filosofo), Arianna Prevedello (esperta di cinema)
Il tema dell’identità si muove, in generale, su due grandi filoni, uno legato al corpo e uno legato all’alterità.
Un errore di fondo è cercare di spiegare l’identità con una definizione, mentre la sua dinamica è legata al rapporto con l’altro, per cui o è relazionale o non riesce ad esprimersi. Il corpo non può esistere e svilupparsi senza la relazione con altri corpi, con la conseguenza che costituisce anche il fondamento dell’alterità. L’identità quindi è quella di un corpo intrinsecamente legato agli altri. Il corpo proprio e altrui, però, si avvale di strumenti e vere e proprie protesi che come nel caso dei mezzi elettronici e digitali ne ampliano le possibilità, anche se non ci si può nascondere il rischio di non saper gestire armonicamente le innumerevoli
informazioni che vengono percepite grazie a tali mezzi. Sembra che protezione e sviluppo della propria identità implichi il realizzarsi di un rapporto equilibrato tra realtà naturale e realtà virtuale.
Il tema sarà declinato dal punto di vista filosofico, delle neuro scienze, pedagogico, teologico e cinematografico.
Si ringrazia: Evolve