con Massimiano Bucchi (sociologo, scrittore)
“Chi ben comincia è a metà dell’opera” recita un adagio popolare.“La prima impressione è quella che conta” si sentono ammonire spesso i giovani. Eppure la storia è piena di esperienze di successo iniziate con grande difficoltà, o addirittura nel segno fallimento. Ma come si distingue un seme o un germoglio promettente da un esordio senza prospettive o da un cosiddetto “fuoco di paglia”? Come si capisce se un inizio, un’innovazione è promettente e “virtuosa”? E quanta pazienza abbiamo oggi, nel tempo dell’istantaneità, di attendere che l’inizio si sviluppi e il seme germogli?
Si ringrazia: AGSM AIM
In caso di pioggia: Salone “G.Lazzati” del Palazzo delle Opere sociali – Piazza Duomo 2