a cura di Luigi Latini, Luca Zilio
Il mandato di Dio all’uomo, secondo il racconto di Genesi, è molto chiaro: “Lo pose nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15). Fin dall’inizio, però, il testo biblico registra anche un altro “dato di fatto”, cioè la “signoria” dell’uomo su tutte le altre creature: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. In quale modo stiamo esercitando tale “signoria”? Nella forma del “dominio” che sfrutta, distrugge e scarta, o mediante un’assunzione di responsabilità nei confronti di questo mondo che ci è affidato? Una piazza forse non è il luogo più adatto per piantare un bosco, ma l’installazione temporanea, con più di mille piante forestali pronte per essere piantumate, pone una domanda a tutti: “Come posso coltivare e custodire questo mondo che mi è affidato?”. Fruibile sabato 6 e domenica 7 maggio, il “Bosco” sarà animato dalla presenza di volontari pronti a dialogare con i passanti e a spiegare il senso della proposta: la nostra città e il nostro territorio hanno bisogno di uno sviluppo sempre maggiore di spazi “vivibili” e capaci di rigenerare l’ambiente in cui viviamo e l’aria che respiriamo. Tutti saranno invitati a farsi carico di “coltivare e custodire” qualcuna delle piante messe gratuitamente a disposizione: singoli cittadini, associazioni, enti privati e pubblici. Alcuni eventi, come la passeggiata lungo i corsi d’acqua della città (per evidenziare il valore dell’acqua e del suo corretto utilizzo), nonché i laboratori, prenderanno avvio, o si svolgeranno, proprio in Piazza (tempo permettendo).
In collaborazione con: Comune di Treviso, Provincia di Treviso, Campagna Amica, Fondazione Benetton Studi ricerche, ISSR “Giovanni Paolo I”
Si ringrazia: CCIAA Treviso-Belluno, Coldiretti Treviso