«Ci siamo dentro appieno, sopraffatti da quanto è accaduto e da quanto ha ancora da accadere, e non sappiamo. Fradici, dopo il diluvio. Vorremmo fuggire dal caos, ma non sappiamo bene dove andare, dove mettere le mani per risolvere la questione. Negare il trauma, non è più possibile, abbiamo bisogno di tempo, di comprendere e marcare i fatti, ri.nominarli e prepararci al futuro con nuovi modelli sociali, economici, civili. Se lo vogliamo, quello che si apre è un processo per cominciare a capire il cambiamento, tracciarlo, farlo nostro. Per questo lo shabbat – il riposo, l’osservazione, la riflessione che si sgancia dal resto – può essere un buon metodo per capire il da farsi. Il futuro ci appare impensabile e il presente rimane contraddittorio, un supplemento di eventi e complicazioni per cui, talvolta, vorremmo farci sordi.»
Questa è la quinta e ultima puntata di Intervallo…almeno per questo 2023!
Abbiamo l’impressione che lavorare alla produzione di questi micro video, sia stato utile anzitutto per noi: mossi dal bisogno di trovare una via di uscita dal labirinto di questo tempo di policrisi, abbiamo deciso di ascoltarci, parlare tra noi per poter dire anzitutto proprio a noi stessi, qualcosa che avesse senso in questa epoca di instabilità, di retroscena insospettabili.
Sono infiniti i tentativi per provare a stare meglio, ma alto è anche il numero dei momenti nei quali prevale la rassegnazione, la voglia di stare lì a leccarsi le ferite più che riprovare dopo una sconfitta: proprio per questo abbiamo voluto chiudere questa stagione di Intervallo, con le parole di suor Cristiana Dobner, carmelitana scalza e teologa.