Siamo giunti alla conclusione di questa nostra indagine nel complesso e affascinante mondo delle fedi e delle religioni. Un’indagine in cui abbiamo cercato di capirne l’ambivalenza, il perché spesso vengano strumentalizzate, e, al contrario, possano rivelarsi una via credibile per sostenere ideali di rispetto, pace e uguaglianza. L’ultimo episodio di Tensioni. le religioni tra pace e guerra, torna a guardare “in casa”, in Europa, un continente in cerca di una direzione.
A ottant’anni di distanza dalla fine della Seconda guerra mondiale, il fragore delle armi è tornato a scuotere l’Europa: una tragedia che sta portando morti e distruzione. E che sta cambiando alla radice anche la percezione che i cittadini del Vecchio continente avevano del proprio spazio geografico. La conseguenza è che le stesse istituzioni europee sono vittime di un doloroso travaglio: l’Ue potrà continuare a essere una potenza democratica, gentile e pacifica? O dovrà indossare l’elmetto e prepararsi allo scontro? Di certo, tra Est e Ovest si è improvvisamente rialzato un muro. E la divisione lacera anche le Chiese cristiane. Perché chi soffia sul fuoco ha bisogno di strumentalizzare i sentimenti religiosi per manipolare le coscienze. Il dilemma è: il cristianesimo avrà il coraggio e l’energia spirituale per scongiurare la minaccia di un nuovo “scontro di civiltà”?
Ne parliamo con: Vittorio Emanuele Parsi, politologo che insegna Relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano, Alessandro Speciale, giornalista esperto di questioni europee, capo della redazione romana di Bloomberg, Chiara Biagioni, giornalista dell’agenzia di stampa Sir.
Europa, un continente in cerca di una direzione
Tensioni. Le religioni tra pace e guerra è prodotto dal Festival Biblico con la collaborazione scientifica della rivista Jesus, presentato da Roberto Zichittella e scritto da Giovanni Ferrò e Paolo Rappellino.
Hanno collaborato Roberta Rocelli e Matteo Mingardo