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Fondamentalismo cristiano negli Stati (dis)Uniti

Nel secondo episodio di Tensioni. le religioni tra pace e guerra attraversiamo l’oceano per raggiungere gli Stati Uniti.

La patria della democrazia liberale che non ha mai avito una religione di Stato e che fa della laicità uno dei pilastri della sua unità, sta vivendo una radicalizzazione delle posizioni politiche che va di pari passo con il consolidarsi di un certo fondamentalismo religioso di cui è protagonista una parte del mondo cristiano. Succede in alcuni ambienti del cattolicesimo ma avviene soprattutto nella nuova galassia protestante di matrice evangelicale in cui una visione tradizionale della società si salda con la paura per il nuovo e il diverso, con il senso di accerchiamento e il desiderio di difendere la supremazia dell’America. Lo hanno ben capito i politici che soffiano sul fuoco del populismo e delle guerre culturali per guadagnare consensi.

L’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021 da parte della frangia estremista dei sostenitori di Donald Trump, da quest’ultimo incitati a non accettare la vittoria elettorale di Joe Biden, è stata solo la punta dell’iceberg della crisi della democrazia. Sono i frutti avvelenati del populismo ma anche dell’esasperarsi delle “culture wars”, le lotte ideologiche su questioni che hanno un forte aggancio anche con i temi religiosi: dal gender, dall’ideologia “no vax” alla diffidenza verso la proposta educativa delle scuole. Fino alla “cancel culture” che avrebbe la pretesa di eliminare (a partire dai monumenti) le tracce del razzismo e del colonialismo che fanno parte della storia del Paese. Anche la delicatissima questione dell’aborto, dopo la sentenza della Corte suprema che ne ha rimesso in discussione il presunto diritto, è stato uno dei temi caldi che alle elezioni di midterm dello scorso autunno ha spinto al voto a favore dei democratici. Qualcosa di simile potrebbe avvenire nelle presidenziali del 2024.

Da dove nascono questi fenomeni? A quali sviluppi stiamo assistendo. E quali anticorpi possono mettere in campo le stesse fedi religiose?

Ne abbiamo parlato con Edmondo Lupieri, professore di Nuovo Testamento e primo cristianesimo alla Loyola University di Chicago, che aveva raccontato la prima campagna per la corsa alla presidenza di Trump in un libro intitolato Cronache dal Trumpistan. Dialogo di un teologo italiano in America, con Mario Del Pero, professore di Storia Internazionale e Storia degli Stati Uniti all’Institut d’études politiques di Parigi, e con Paolo Naso, che insegna Scienza politica all’Università La Sapienza di Roma e fa parte del Comitato scientifico del Forum internazionale Democrazie e religioni.

Fondamentalismo cristiano negli Stati (dis)Uniti