La quarta puntata di Intervallo, uno spazio per guardare ai temi della contemporaneità suggeriti da Genesi parte da una parola: pace.
Una parola spesso evocata, invocata, proclamata, ma che sembra oggi più che mai schiacciata dal concetto di potere, dall’intreccio dei poteri, dai conflitti che questo intreccio, a volte, genera. Poteri che a livello globale paiono ingovernabili e nel contesto locale assumono la forma di una ferita, di decisioni subite. Sono scale di grandezza differenti, difficilmente conciliabili.
La pace, anche e in specie in Genesi, è una meta complessa e ardita, rotta da un coltivato e reiterato odio gli uni per gli altri. Genesi è, infatti, costellata da tentativi maldestri per raggiungere la pace, finendo più spesso con il far prevalere i conflitti, le guerre, le uccisioni, le tentazioni: dal capitolo 4 in avanti, fino al tempo del post diluvio, in Genesi scorre il sangue, prende spazio la rabbia e si rimarca la gelosia per quel che c’è o per quel che manca.
Un mondo, quindi, che appare non troppo distante da quello che ancora oggi siamo.
Abbiamo chiesto a Fernando Gentilini, Principal Adviser del servizio diplomatico europeo per la creazione di un’Accademia diplomatica europea, di aiutarci a capire a che punto è la ricerca, la politica per la pace, chi se ne occupa, e se davvero è in atto un processo di pace.