con Manuela Riondato (teologa), Gioele De Zotti (percussionista handpan)
Il Salmo 8 rappresenta una meditazione sapienziale, orante, che contemplando il creato e la sua incommensurabilità si pone la domanda sulla posizione dell’uomo (adam ed enosh) nei confronti di un creato così immenso. Una domanda è posta al centro della preghiera: che cosa è l’uomo, perché te ne curi? Di fronte al cielo stellato – e noi diremo a fronte dell’immensità dell’universo che oggi possiamo contemplare con i potenti mezzi di osservazione – l’uomo è talmente piccolo che tutto sommato non si meraviglierebbe di risultare alla fine anche insignificante. Ma non è così. La relazione con Dio, il creatore, sembra giocare con questa sproporzione, riconoscendo all’uomo una posizione di rispetto nell’universo creato. La risposta culturale è potente. Tutto questo meraviglia e diventa canto, preghiera, lode, contemplazione.
Durata camminata 1 ora e mezza. Si consiglia abbigliamento comodo e torcia
Prenotazione consigliata.