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Dialogo

I due alberi del giardino di Eden

Una riflessione sapienziale sulla libertà dell’uomo odierno e sul futuro dell’Umanità

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con don Gianpaolo Carminati (biblista), Lucetta Scaraffia (storica, giornalista)
accompagnamento musicale Ilaria Andreazza (violino), Anna Branciforti (lettrice)
modera Piero Benvenuti

Il racconto biblico dei due alberi del giardino di Eden, l’albero della conoscenza del bene e del male e l’albero della vita, acquista oggi una straordinaria attualità. Quando l’Umanità, rappresentata da Adamo ed Eva, si arroga la responsabilità di decidere ciò che è bene e ciò che è male, disconoscendo così la relazione con il Creatore, diventa, nelle profetiche parole del Libro della Genesi, una minaccia per la vita, simbolizzata dall’albero che sorge al centro del giardino. Per questo motivo Dio: “pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini con la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all’albero della vita.” Oggi, straordinari sviluppi scientifici e tecnologici ci permettono di agire direttamente sulla vita, sia biologica, attraverso interventi sul patrimonio genetico, sia psichica con mezzi meno visibili, ma altrettanto efficaci di persuasione e manipolazione dell’informazione. Di fronte a questo nuovo scenario, la responsabilità di decidere ciò che è bene e ciò che è male assume un’importanza vitale per il futuro dell’Umanità. Discuteremo di questo attualissimo tema con Lucetta Scaraffia, consultore del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, alla quale chiederemo quali siano le questioni più dibattute riguardo gli interventi sulla vita e con l’aiuto di un biblista, padre Gian Paolo Carminati, al quale chiederemo come rileggere il testo biblico affinché il suo messaggio profondo risalti oggi nella sua piena attualità.

In collaborazione con: Centro Culturale Humanitas
Si ringrazia: Zoppas Industries

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