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Giorno e notte incontro biblico

Una città e una torre

Il sogno infranto dell’uniformità forzata (Gen 11,1-9)

con suor Grazia Papola (teologa), introduce don Carlo Vinco

Ultimo tra le narrazioni di Genesi 1-11, il racconto della torre di Babele (Gen 11,1-9) riprende i motivi già esplorati sul fronte delle relazioni tra Dio e l’essere umano (Gen 3) e tra fratelli (Gen 4,1-16), per ribadire gli effetti deleteri della cancellazione della differenza anche quando si costruisce una socialità, o addirittura un impero. Confondere le lingue, imponendo linguaggi diversi, appare pertanto l’unica strada per favorire un’autentica comunione tra i popoli, quella che domanda infatti di entrare nel linguaggio dell’altro, ponendosi nella condizione di chi desidera comprendere e non imporsi né imporre la propria cultura e la propria visione del mondo. Accogliere l’altro popolo nella sua singolarità porta ad accogliere il proprio nome e a non costruirsi da sé la propria identità.

Si ringrazia: AGSM AIM

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