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Lezione

Dante e il salmista

I Salmi, ricchezza e bellezza dell'opera dantesca

Prenotazione consigliata

con Gian Domenico Mazzocato (scrittore)

introduce Lucia Gottardello

La Divina Commedia e tutta l’opera dantesca guardano al libro dei Salmi come ad una fonte di ispirazione. Ma anche come autentico serbatoio di immagini, metafore, similitudini, sicché è talora difficile dire dove finisca l’antico poeta dei Salmi e cominci il poeta moderno. Il rapporto si fa particolarmente denso nel Purgatorio. L’angelo nocchiero che traghetta le anime salve intona “In exitu Israel de Aegypto”. E quando serve fornire un esempio forte di umiltà “Lì precedeva al benedetto vaso, / trescando alzato, l’umile salmista, / e più e men che re era in quel caso.” Dante, serve dire, non ama testi tradotti da altre lingue. La traduzione fa perdere ritmo, smalto, perfino spessore. Lo dice con chiarezza nel Convivio (1, 7, 15), con esplicito riferimento ai salmi. “… nulla cosa per legame musaico armonizzata si può de la sua loquela in altra transmutare sanza rompere tutta sua dolcezza e armonia. E questa è la cagione per che li versi del Salterio sono sanza dolcezza di musica e d’armonia”.

In collaborazione con: Provincia di Treviso, Comune di Treviso, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Treviso-Belluno, Società Dante Alighieri – Comitato di Treviso, ISSR “Giovanni Paolo I”, Istituto Teologico Interdiocesano “Giuseppe Toniolo”, Libreria Paoline, Seminario Vescovile di Treviso

Si ringrazia: N.G.E. srl Restauri Monumentali, L’Artegrafica, Zeroseiepiù Servizi Amministrativi

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