con Elisa Longo (poetessa), Giorgio Caporale (chitarra)
introduce Arianna Rotondo
Un monologo, una voce femminile solitaria che si offre agli altri dopo un lungo processo di autoanalisi e disvelamento. Con la poetessa, entrano in scena suggestioni di un viaggio come spostamento fisico e psicologico verso una meta spirituale, in una Calabria fisica e metafisica al tempo stesso – dunque determinata e universalizzata insieme. Un viaggio restituito in fotogrammi dal sapore documentaristico intervallati da continue infiorescenze di una dimensione più criptica e interiore, che porta, muovendosi tra l’interpretazione del testo e l’emergenza dell’esperienza personale, a una traduzione poetica del Salmo 116. A dare maggiore spazio e risonanza alle parole, si insinuano nella dinamica del monologo, abbracciandone i silenzi e le stasi, le traiettorie sonore – con la loro carica elettrica – del chitarrista Giorgio Caporale, che sono anche la traccia materiale più evidente di questo particolare itinerario poetico.