con don Gabriele Gastaldello (missionario, orientalista della diocesi di Vicenza), don Giandomenico Tamiozzo (missionario, orientalista della diocesi di Vicenza), Liliana Boni Baldo (lettrice). Accompagnamento musicale con l’Associazione Tre Quarti: Giulia Conte (violino), Sofia Carbonara (chitarra), Mariagioia Piazza (arpa)
modera Daniele Spero
Lettura delle poesie del Noibeddo nella traduzione di Padre Marino Rigon. Si propone per il festival la lettura e la meditazione delle poesie della raccolta Noibeddo,
parola bengoli che in italiano significa “offerta”.Tagore, considerato un Grande della cultura orientale, definito infatti il Poeta Universale, è conosciuto grazie alle traduzioni di un missionario vicentino: padre Marino Rigon, saveriano.
Padre Rigon è stato il primo in Italia a tradurre in italiano (la prima pubblicazione risale al 1964 – Ghitangioli ed. Guanda) le poesie di Tagore partendo dal testo scritto in lingua bengoli. Con le sue traduzioni il missionario saveriano è riuscito a far arrivare a noi tutta la poesia, la musicalità e la bellezza di tali testi.Scrive Padre Rigon: “Le principali caratteristiche della poesia di Tagore sono la spiritualità e l’umanità. Tagore ha una visione completa della vita; la sua ispirazione poetica deriva, sia dall’amore per l’uomo, come dall’amore a Dio. Tagore, in modo del tutto personale, è arrivato al Dio di cui parla la Bibbia. Egli è arrivato a scoprire che c’è un Dio della Vita, e il Dio della Vita non è altro che il Dio della Bibbia!” (Introduzione al Noibeddo – padre Rigon ed. Esca Vicenza 1977). Si intende far dialogare alcune poesie di Tagore con una selezione di Salmi, tra cui il Salmo 61, 127 e 131.
Evento con rilascio crediti IRC – Diocesi di Vicenza
In collaborazione con l’U.P. di Caldogno-Villaverla